chi svuoterà la mia casa
chi svuoterà la mia casa
stia tranquillo
non mi troverà
non sarò
nei pochi libri
nei tanti -quadri-
nell’odore dei vestiti
nelle pentole consumate
chi svuoterà la mia casa
butti tutto
salvi il poco
per allegria
in una borsa
nei suoi ricordi
ma neanche lì mi troverà
non sarò
in quello che abbiamo fatto insieme
nelle sgangherate cene a casa
nei tentativi di arte e sesso
nell’esaltante aspirazione all’amore
chi svuoterà
la mia casa
troverà
un letto al centro della stanza
perché solo da lì si vede il cielo
una gamba mancante del letto
al suo posto una pila di libri
(“non ti muovere” in cima)
ma neanche lì mi troverà
non sarò
in cielo a schivare gli aerei
sotto terra in attesa della metro
in vite future che magari dice peggio
chi svuoterà la mia casa
chiuderà la porta malandata
muoverà con passo dimesso
verso una nuova giornata
respirerà la luce che entra nei polmoni
e lì,
proprio lì,
mi troverà.
(2 maggio 2020 Giovanni Lupi)