Ti ano
Era la donna dell’ovvio. -Ti lovvio-, le dissi
Era nota per il suo sedere. -Ti ano-, le dissi
Era egoista. -Ti ami-, le dissi.
Era giallastra. -Ti rame-, le dissi.
Aveva radici solide. -Ti ramo-, le dissi.
Amava il cibo giapponese. -Ti ramen-, le dissi.
Era religiosa. -Ti amen-, le dissi.
Mi guardò severa. Non apprezzava la mia ironia.
Dopo tante battute, decisi di essere serio.
Amava la pesca. -Ti amo-, le dissi.
(Giovanni Lupi. 19 gennaio Aereoporto di Catania.
Poesia ispirata dal -Vi lovvio- di Armanda Salvucci)