L’uomo che sussurrava alle emoticon
Era una donna ordinaria, come posta elettronica usava Virgilio, acquistava sempre il cellulare Samsung modello base ma, soprattutto, inviava sempre le stesse emoticon: una faccina con sorriso se qualcosa era andato bene, una faccina con la lacrima se qualcosa era andato male.
Frequentava amicizie ordinarie, senza slanci innovativi, sorriso o lacrima anche loro. Quando una delle sue amicizie aveva cominciato a inviare, invece della faccina col sorriso, un applauso, nella chat comune c’era stato un sussulto: “non è che ha cominciato a bere?” “si comincia con un applauso e non si sa dove si finisce.” Venne espulso dalla chat, la trasgressione insospettisce e il sospetto è l’anticamera della certezza.
Un giorno alla chat “noi della terza C che mangiavamo pane burro e zucchero come una volta, bei tempi, che ricordi”, luogo anch’esso di faccine e applausi, venne aggiunto Pettinari Carlo. Si era perso, poi qualcuno l’aveva rintracciato dopo anni di girovagare in altre chat. Raccontò di essersi iscritto prima in “noi della seconda E che giocavamo solo con un gesso e un elastico e non avevamo bisogno di spendere un fracco di soldi come questi coglioni di giovani, bei tempi, che ricordi” e poi in “noi della prima B che andavamo a scuola con le scarpe risuolate coi buchi pure sporche di cacca di cane e eravamo felici così, perché era l’odore di cacca di bei tempi, che ricordi”. Infine, era stato rintracciato, iscritto alla chat corretta e festeggiato con l’evento “torna a chat Carlo!”
La donna ordinaria, dal nick Donna Ordinaria, era intenta a inviare sorrisi e lacrime quando gli arrivò una strana emoticon, qualcosa di mai visto prima: un uomo con la coda di pesce, un sirenetto. Pettinari Carlo l’aveva contattata.
Si piegò in due per la tensione, poi in quattro per la paura, poi, non potendosi piegare di più, si arrotolò. –Che fare? Denunciarlo e farlo estromettere da tutte le chat o cercare di convertirlo?- Rotola qua, rotola là, decise quanto le sembrò giusto. “Carlo, lo sai che le emoticon originali sono vietate? Poi un sirenetto…” Lui le rispose che lo sapeva bene, ma era più forte di lui, ogni tanto doveva eccedere, e si permetteva di farlo con le persone di cui si fidava, e lei era una di quelle.
La donna ordinaria si commosse e gli inviò un sorriso, lui le mandò un abbraccio forte, lei gli mandò ancora un sorriso, lui un sirenetto che l’abbracciava, lei ancora un sorriso. Quando le mandò l’emoticon di un cagnetto con un vestitino scozzese, la donna ordinaria ricordò il cagnetto della sua infanzia che proprio così era vestito, e scoppiò a piangere. Inviò all’uomo decine di emoticon vietate, serpentelli, nuvolette, castelletti e tanto ancora, mentre le lacrime bagnavano la tastiera.
Quando ormai sentiva di essere libera nelle emozioni e nelle emoticon, sentì bussare alla porta. Era Pettinari Carlo, vestito da poliziotto, con un altro agente. La fissarono con severità, le porsero delle manette e la portarono via.
Di tanta ribellione rimase solo, sullo schermo del PC, il nuovo nick della donna: “Donna Straordinaria”.
FINE
Giovanni Lupi
3 agosto 2021