Noia
E la noia scese fitta come la nebbia
che tutto prende, che a nulla tende.
Si esaurì l’incredibile energia
di eterne partite a pallone
e di pizza da cento lire,
di innamoramenti privi di senso
e di baci ciancicati,
dei primi lavori
e di guadagni insperati.
Si esaurì la gioia del tutto nuovo,
furono muti
gli schiamazzi sugli autobus,
le urla in discoteca,
gli entusiasmi improvvisi.
Non ha problemi chi si annoia
a parte la noia,
nulla vede chi è nella nebbia,
a parte la nebbia.
Riempivo le mie giornate di vuoto,
non è stato facile,
le occupazioni arrivavano naturali,
dovevo difendermi ad occhi chiusi.
Vivevo come un contemporaneo della fine del mondo,
non è stato facile,
la fine del mondo non arrivava,
cogli occhi chiusi il tempo passa lento.
Poi quando un sipario di rughe
era pronto a calare
il sole di un mattino fu l’abracadabra del mago.
Mi alzai
senza ricordi
e il giorno zero rinacqui.
(Giovanni Lupi - Marzo 2017)