Con pazienza
Pescati da corpi doloranti
persi in tre chili di liquami
issati su una barca di mondo
a largo tra bellezza e dolore
nascemmo
imperfetti
mentre due occhi di sole ci guardavano.
Che inganno furono quegli occhi.
Nascosero ogni nostra imperfezione
e credemmo non servissero
pillole per vivere, pillole per morire
continui sforzi, continui sterzi
e credemmo che mai sarebbe accaduto
non esser compresi ed amati.
Così mettemmo la luce negli occhi degli altri
in un silenzio fragile come il vetro,
concedemmo spazio ai sogni asfissiando la realtà
finché, senza colpa, l’uno verso l’altro
nel continuo scavare e scalare
esplodemmo in pus
ogni imperfezione nascosta
e tra sorpresa e dolore
scoprimmo che ci sono fiori
belli solo da lontano,
come i tulipani.
La vita è una cosa buffa
tanto ci si dà importanza
ma l’unica cosa seria
davvero
è accogliere le imperfezioni
con pazienza
camminando verso la morte con le mani in tasca.
(Giovanni Lupi 7.5.22)