I nostri occhi erano incroci
Facemmo terra arsa
per non poter uscire,
al centro respiravamo i nostri respiri
nulla c’era sopra, nulla c’era sotto
quel cerchio con noi al centro.
I nostri occhi erano incroci
“perché non scappi?” si imploravano.
Si sarebbero nutriti della libertà dell’altro
che, invece, lì restava
a custodire riti e ansie
di popoli obbedienti di rare rivolte.
Da vecchi, quando ormai c’era poco tempo,
uno scappò, solo di testa scappò,
per una fuga reale gli mancò il coraggio.
Venne sepolto sotto i piedi di tutti
dove si credeva fosse il niente
e il niente al niente si unì.
(Giovanni Lupi 29.6.21)